L’analisi dei dati elaborati dall’Osservatorio sulla diffusione del risk management nelle medie imprese italiane di Cineas relativo al 2023 mostra un allineamento fra aziende e popolazione nella percezione delle sfide globali da affrontare in futuro.
Questo fondamentalmente è dovuto ad una crescita della consapevolezza riguardo al cambiamento climatico in Italia. Eventi meteorologici estremi, come ondate di calore, siccità, grandine e inondazioni, hanno contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla realtà del cambiamento climatico e sulle conseguenze del cambiamento climatico sul paesaggio, sull'agricoltura, sulla disponibilità di acqua e sulla salute pubblica. La perdita di biodiversità e i cambiamenti nei modelli stagionali sono spesso citati come preoccupazioni principali. Tuttavia la percezione del rischio derivante da catastrofi naturali risulta lievemente in calo rispetto al 2022 (nonostante gli eventi del 2023) soprattutto nelle imprese più grandi (rimane al secondo posto nelle piccole aziende con meno di 50 addetti); il gap fra rilevanza e copertura assicurativa risulta comunque fra i più bassi.
Il governo italiano e molte istituzioni locali stanno affrontando attivamente il problema del cambiamento climatico attraverso politiche e iniziative volte a ridurre le emissioni di gas serra, promuovere l'energia rinnovabile e adattarsi agli impatti già in corso. Questo non influirà sul profilo di rischio nell’immediato, che rimarrà critico, motivo per il quale le aziende cercano nel mondo assicurativo un supporto/soluzione.
Anche lo Stato italiano, dopo diverse decine di anni ha preso una posizione attraverso la legge di bilancio 2024 che ha introdotto l’obbligo per le aziende con sede in Italia o con stabile organizzazione nel paese di stipulare polizze assicurative contro le catastrofi naturali entro il 31 dicembre 2024. Il gruppo QBE, attento alle esigenze del cliente, presta già questo tipo di garanzie nelle polizze Property All risks in tutto il mondo, cercando di tutelarlo e supportarlo anche con un’azione di risk assesment/Loss prevention svolta dai propri ingegneri/sottoscrittori. Focalizzandoci unicamente sui dati relativi alle imprese, non è una novità scoprire anche quest’anno una certa differenza fra le “paure” delle piccole aziende e delle grandi aziende, fattore dovuto alla differenza di organizzazione interna e della sempre più accentuata presenza di veri e propri Risk Manager in queste ultime. Una di queste percezioni è proprio quella legata alla sostenibilità, il cui driver è l’obbligatorietà della redazione del bilancio di sostenibilità che porta l’argomento ESG in cima alla classifica. Anche in questo caso QBE si è da anni adoperata dal punto di vista assicurativo per far fronte alle necessità del cliente attraverso l’iniziativa “Premiums4Good” investendo parte dei premi pagati dal cliente in investimenti che hanno un valore aggiunto dal punto di vista sociale e ambientale senza che questo comporti nessun extracosto per il cliente stesso.