In questa fase è necessario utilizzare tutte le proprie forze per superare l’ostacolo e prendere il controllo dell'ambiente prima che l’ambiente stesso vada fuori controllo.
Questa metafora, che in tempi di pandemia da Covid-19 diventa metafora della capacità delle imprese di tornare a rappresentare il motore dello sviluppo, è stata il leit-motiv dell’evento virtuale organizzato da QBE lo scorso mese.
Il webinar, dal titolo Building mental resilience è stato tenuto dagli esperti di Rehabilitation di QBE, Adam Shelverton e Pinar Karabulut con l’obiettivo di esplorare la costruzione della forza interiore, che permette di prosperare rafforzando la resilienza mentale.
L’evento è stato aperto da Shelverton, secondo cui le aziende devono concentrarsi sulla salute e sul benessere mentale dei dipendenti e sugli strumenti disponibili per sostenerli come la cultura, la comunicazione e la revisione proattiva dei processi.
In questa fase è necessario utilizzare tutte le proprie forze per superare l’ostacolo e prendere il controllo dell'ambiente prima che l’ambiente stesso vada fuori controllo.
Questa metafora, che in tempi di pandemia da Covid-19 diventa metafora della capacità delle imprese di tornare a rappresentare il motore dello sviluppo, è stata il leit-motiv dell’evento virtuale organizzato da QBE lo scorso mese.
Il webinar, dal titolo Building mental resilience è stato tenuto dagli esperti di Rehabilitation di QBE, Adam Shelverton e Pinar Karabulut con l’obiettivo di esplorare la costruzione della forza interiore, che permette di prosperare rafforzando la resilienza mentale.
L’evento è stato aperto da Shelverton, secondo cui le aziende devono concentrarsi sulla salute e sul benessere mentale dei dipendenti e sugli strumenti disponibili per sostenerli come la cultura, la comunicazione e la revisione proattiva dei processi.
Il Mind workplace wellbeing index 2017/2018 riporta, infatti, che:
• I problemi determinati dalla mancanza di uno status di benessere psichico dell’individuo sono la principale causa di perdita di giornate lavorative nel Regno Unito (57%);
• Il costo legati a situazioni di disagio psichico ammonta a 37 miliardi di euro;
• I costi del Presenteeism (dipendenti che non sono pienamente operativi sul posto di lavoro a causa di una malattia, di un infortunio o di altre condizioni) ammontano a circa 30 miliardi di euro;
• Il costo per dipendente a carico delle imprese di tutte le dimensioni e di tutti i settori ammonta da 550 a 2.800 euro, a seconda dell’industria e del settore;
• Nell'ultimo decennio, l’assenteismo dal posto di lavoro è diminuito. Tuttavia, la percentuale di giorni persi a causa di situazioni di stress mentale è aumentata (Source: Deloitte);
• I costi sono equivalenti a circa 1.500 euro per ogni dipendente.
Pinar Karabulut, invece, si è concentrata sulla gestione dell'ansia e dell'incertezza dei dipendenti, illustrando tre strategie per sostenere il benessere mentale dei dipendenti e altrettante per combattere l’ansia:
A supporto del benessere mentale, risultano vincenti le seguenti pratiche:
• Identificare: i datori di lavoro dovrebbero identificare qualsiasi cambiamento nella motivazione e nello stato d'animo del loro team;
• Comunicare: il personale deve essere tenuto pienamente aggiornato sui benefit e gli strumenti implementati a favore del benessere dei dipendenti;
• Formare: il benessere mentale e la resilienza possono essere rafforzati grazie a una formazione specifica.
Il Mind workplace wellbeing index 2017/2018 riporta, infatti, che:
• I problemi determinati dalla mancanza di uno status di benessere psichico dell’individuo sono la principale causa di perdita di giornate lavorative nel Regno Unito (57%);
• Il costo legati a situazioni di disagio psichico ammonta a 37 miliardi di euro;
• I costi del Presenteeism (dipendenti che non sono pienamente operativi sul posto di lavoro a causa di una malattia, di un infortunio o di altre condizioni) ammontano a circa 30 miliardi di euro;
• Il costo per dipendente a carico delle imprese di tutte le dimensioni e di tutti i settori ammonta da 550 a 2.800 euro, a seconda dell’industria e del settore;
• Nell'ultimo decennio, l’assenteismo dal posto di lavoro è diminuito. Tuttavia, la percentuale di giorni persi a causa di situazioni di stress mentale è aumentata (Source: Deloitte);
• I costi sono equivalenti a circa 1.500 euro per ogni dipendente.
Pinar Karabulut, invece, si è concentrata sulla gestione dell'ansia e dell'incertezza dei dipendenti, illustrando tre strategie per sostenere il benessere mentale dei dipendenti e altrettante per combattere l’ansia:
A supporto del benessere mentale, risultano vincenti le seguenti pratiche:
• Identificare: i datori di lavoro dovrebbero identificare qualsiasi cambiamento nella motivazione e nello stato d'animo del loro team;
• Comunicare: il personale deve essere tenuto pienamente aggiornato sui benefit e gli strumenti implementati a favore del benessere dei dipendenti;
• Formare: il benessere mentale e la resilienza possono essere rafforzati grazie a una formazione specifica.
L’ansia, invece, si combatte così:
1) Trasformare il proprio linguaggio ed essere gentili con sé stessi. Usando, per esempio, espressioni quali: "Sto facendo quello che posso", "sono al sicuro", "funzionerà".
2) Restare nel momento presente. Il pensiero orientato al futuro e al passato non ha mai risolto alcuna preoccupazione.
3) Imparare a conoscere la propria ansia cercando di capire cosa la scatena.
L’evento QBE è poi entrato nel vivo
Esiste un esercizio per aiutare chi sta lottando durante la pandemia, e consiste nel capire “Per che cosa vale la pena di preoccuparsi e che cosa invece non può essere controllato”. Questo semplice ma non banale esercizio si compone di tre fasi: scrivere una lista di cose che ci preoccupano; fare una seconda lista che includa solo le voci che possiamo realmente controllare; mettere a confronto le due precedenti.
Scoprirete che in realtà sono davvero pochi gli eventi che attualmente vi preoccupano e che potete controllare. Accettando quindi che ci sono eventi che non si possono cambiare, si comincia a lasciarli andare e ci si sente più leggeri. Quando si riduce la lista delle preoccupazioni si crea più spazio per la creatività e per concentrarsi sulle proprie priorità.
L’ansia, invece, si combatte così:
1) Trasformare il proprio linguaggio ed essere gentili con sé stessi. Usando, per esempio, espressioni quali: "Sto facendo quello che posso", "sono al sicuro", "funzionerà".
2) Restare nel momento presente. Il pensiero orientato al futuro e al passato non ha mai risolto alcuna preoccupazione.
3) Imparare a conoscere la propria ansia cercando di capire cosa la scatena.
L’evento QBE è poi entrato nel vivo
Esiste un esercizio per aiutare chi sta lottando durante la pandemia, e consiste nel capire “Per che cosa vale la pena di preoccuparsi e che cosa invece non può essere controllato”. Questo semplice ma non banale esercizio si compone di tre fasi: scrivere una lista di cose che ci preoccupano; fare una seconda lista che includa solo le voci che possiamo realmente controllare; mettere a confronto le due precedenti.
Scoprirete che in realtà sono davvero pochi gli eventi che attualmente vi preoccupano e che potete controllare. Accettando quindi che ci sono eventi che non si possono cambiare, si comincia a lasciarli andare e ci si sente più leggeri. Quando si riduce la lista delle preoccupazioni si crea più spazio per la creatività e per concentrarsi sulle proprie priorità.
Iscriviti per essere informato sui futuri articoli della serie Resilience e sugli altri documenti, report o approfondimenti da QBE.