Le polizze W&I sono uno strumento strategico per gestire con più serenità le operazioni straordinarie, offrendo protezione dai rischi insiti in tali operazioni e facilitando la negoziazione. Nell’articolo, approfondiamo l’argomento e vediamo le soluzioni su misura proposte da QBE.
Ampiamente utilizzate nella prassi anglosassone, le polizze Warranty & Indemnity (W&I) costituiscono oggi uno dei principali strumenti di gestione del rischio nell’ambito delle operazioni straordinarie che coinvolgono le imprese, tanto a tutela della parte venditrice, quanto della compratrice. La funzione delle assicurazioni W&I è duplice: da un lato, tali coperture facilitano la negoziazione tra le parti; dall’altro, offrono una protezione concreta contro i rischi latenti.
Storicamente, possiamo distinguere due tipi di coperture:
a) la polizza cd “seller’s side”, sottoscritta dal venditore e volta a coprire gli obblighi di indennizzo di cui lo stesso si è fatto carico in favore dell’acquirente per la violazione delle dichiarazioni e garanzie rilasciate nel contesto di un’operazione straordinaria, e
b) la polizza c.d. “buyer’s side” - oggi la più diffusa nel contesto italiano - con la quale l’acquirente si assicura contro le violazioni dei menzionati obblighi di indennizzo assunti dal venditore. La copertura buyer’s side può sostituirsi (oltreché integrare) ai meccanismi indennitari previsti a carico del venditore, essendo ammissibile la sottoscrizione di una polizza anche in assenza di un articolato meccanismo di clausole di garanzia.
Tra i principali vantaggi di questo tipo di coperture, possiamo menzionare: (i) la possibilità per l’acquirente di fare affidamento su un soggetto altamente solvibile (l’assicuratore), nel caso di violazioni degli obblighi di indennizzo da parte del venditore; (ii) la tendenziale disponibilità di offrire garanzie con limiti più elevati e durate più ampie; (iii) la protezione anche con riferimento a giurisdizioni in cui si ha meno familiarità (aspetto spesso cruciale in operazioni transfrontaliere); (iv) il vantaggio di una “clean exit” per il venditore, che potrà così contare sullo strumento assicurativo per una maggiore efficacia nella gestione dei rischi.
Dal punto di vista italiano, la legittimità delle coperture Warranty & Indemnity era stata inizialmente messa in discussione da alcuni esperti, sulla scorta di quanto previsto dall’art. 4, secondo comma, del Regolamento ISVAP 29/2009, che disponeva quanto segue: “In ogni caso non sono rilasciabili le coperture destinate a garantire il rimborso di sopravvenienze passive o minusvalenze su elementi patrimoniali derivanti da valutazioni conseguenti ad operazioni straordinarie di impresa”. In effetti, a una prima lettura, la disposizione sembrava vietare l’offerta di contratti assicurativi a copertura di garanzie rilasciate nell’ambito di operazioni straordinarie.
In seguito, a fronte di svariate richieste provenienti da operatori del mercato e relative al possibile impatto di tale disposizione sulla legittimità delle coperture W&I, il 25 luglio 2019 l’Autorità di Vigilanza italiana ha pubblicato un chiarimento volto a rispondere alla domanda se: “L’articolo 4, comma 2, del Regolamento n. 29 del 2009 si applica alle polizze a copertura di rischi connessi alla difformità o violazione delle specifiche dichiarazioni e garanzie rese nell’ambito di operazione straordinaria (polizze c.d. “Warranty and Indemnity”)”.
Nel suo chiarimento, contenuto all’interno di una FAQ del 25 luglio 2019, IVASS ha precisato che sono escluse dall’ambito di applicazione di tale divieto le polizze c.d. “Warranty and Indemnity” se:
Alla luce di quanto sopra, si può oggi affermare una sostanziale conformità delle coperture W&I nel nostro ordinamento, tenendo però in considerazione che siamo di fronte a contratti assicurativi che, come tali, sono soggetti alle relative norme del Codice Civile, nel rispetto del principio indennitario.
Le coperture W&I sono tipicamente soluzioni tailor made, pensate per rispondere alle esigenze specifiche di ciascuna operazione. In questo contesto, è fondamentale che l’assicurato possa contare su partner assicurativi solidi, esperti e proattivi, capaci di accompagnarlo in tutte le fasi del processo: dalla strutturazione del programma assicurativo, alla negoziazione delle clausole, fino alla gestione dei sinistri.
QBE si distingue nel panorama internazionale per la sua approfondita expertise nel settore delle Transactional Liability, maturata in anni di operazioni complesse e cross-border. Le polizze W&I di QBE offrono numerosi vantaggi concreti: consentono il pagamento integrale dei proventi dell’operazione al closing, accelerano la negoziazione e facilitano una “clean exit” per il venditore, rendendo l’offerta particolarmente competitiva. Inoltre, QBE propone termini migliorativi rispetto a quelli normalmente offerti dal venditore, come limiti di responsabilità più elevati, periodi di validità più lunghi e livelli di ritenzione più contenuti.
Un ulteriore punto di forza è rappresentato dalla gestione proattiva dei sinistri: il team claims di QBE è riconosciuto per la sua professionalità, efficienza e approccio collaborativo, elementi che si rivelano cruciali nel momento in cui si verifica una violazione delle garanzie. A completamento dell’offerta, QBE mette a disposizione una gamma di coperture complementari in ambito Financial Lines, tra cui Commercial Crime, D&O Liability, Pension Trustees’ Liability e Professional Indemnity, per una protezione integrata e su misura.
L'articolo è originariamente apparso su RM News - periodico a cura di ANRA.