QBE Europe SA/NV Rappresentanza Generale per l’Italia (di seguito, QBE Italia o la Compagnia) identifica e gestisce i conflitti di interesse in modo appropriato in conformità alla Direttiva 2016/97/UE del 20/01/2016 sulla Distribuzione Assicurativa (IDD), al D.lgs. n. 209 del 7 settembre 2005 (Codice delle Assicurazione Private), al Regolamento IVASS n. 40 del 2 agosto 2018 in materia di distribuzione assicurativa e riassicurativa e al Regolamento IVASS n. 41 del 2 agosto 2018 in materia di informativa, pubblicità e realizzazione dei prodotti assicurativi, nonché sulla base di quanto previsto dalla Group Conflicts of Interest Policy (di seguito, la Policy) con data di effetto 1° luglio 2024.
Secondo tale Policy un conflitto d’interessi sussiste quanto:
La Policy delinea l'approccio di QBE Italia alla gestione dei conflitti di interesse a livello di Gruppo e identifica le procedure e i processi che sono stati implementati per affrontare i vari tipi di conflitti che potrebbero potenzialmente sorgere. La Policy chiarisce inoltre i requisiti di segnalazione, escalation e approvazione nel caso in cui venga identificato un conflitto di interessi potenziale o effettivo nelle seguenti situazioni:
Tutto il personale di QBE Italia è responsabile della comprensione e del rispetto della Policy e delle altre politiche ad essa collegate, compreso il Codice Etico e di Condotta del Gruppo. I dipendenti della Compagnia s’impegnano, infatti, a:
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A completamento e supporto delle proprie politiche sulla gestione e mitigazione dei conflitti di interesse, QBE Italia ha ritenuto determinante adottare e attuare all’interno della propria organizzazione aziendale un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo in linea con le disposizioni di cui al Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 in materia di responsabilità amministrativa degli enti, al fine di assicurare condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione dei propri affari e attività, nella salvaguardia della posizione e dell’immagine di cui essa gode nel mercato assicurativo, nonché delle aspettative dei propri amministratori e del lavoro dei dipendenti.
La scelta della Compagnia è altresì sostenuta dalla convinzione che mediante l’adozione di tale Modello si possa attuare una maggiore sensibilizzazione di tutti coloro che operano in nome e per conto di QBE Italia, affinché tali soggetti, nell’espletamento delle proprie attività, improntino la loro condotta a principi di correttezza, trasparenza e coerenza, così da prevenire il rischio di commissione dei reati contemplati dal menzionato Decreto.
Ai sensi dell’art. 6 del Decreto e alle previsioni del Modello, QBE Italia ha altresì provveduto alla nomina di un organo interno di controllo con il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello, nonché di curarne l’aggiornamento.